La refrigerazione è una delle merceologie del food equipment con maggiore domanda. Un’opportunità da cogliere investendo in innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione.
Se il food service equipment è il re delle tecnologie per il fuoricasa, i sistemi di refrigerazione sono i suoi gioielli della corona. Allied Market Reseach li pone fra le tre merceologie più ricercate, accanto ai sistemi di cottura e a quelli di lavorazione. Per un altro analista, come Polaris Market Research, il mercato globale della refrigerazione professionale vale oltre 20 miliardi di dollari, che diventeranno 29,3 miliardi nel 2032 (CAGR +4,3%).
E Host 2025, a fieramilano a Rho dal 17 al 21 ottobre 2025, sempre attenta ai settori con più opportunità di crescita, darà ampio spazio alla refrigerazione nell’area Ristorazione Professionale, dove saranno presenti tutti i principali attori del settore, che ci raccontano come affrontano le sfide del futuro per un settore così sensibile.
“Ci impegniamo a contenere i consumi e ridurre l’impatto ambientale”, spiega Angelo Minaudo, Marketing & Communication Manager di Coldline, “usando gas naturale R290 a impatto zero e modulando più efficacemente ventilazione e temperatura. I professionisti che investono in abbattitori multifunzione e conservatori evoluti hanno enormi benefici: produzione scalabile, programmazione del lavoro, ottimizzazione, riduzione degli sprechi”.
“Da tempo affrontiamo le sfide green”, concordano dalla Direzione di Cool Head, “per esempio con l’alta efficienza energetica, privilegiando materiali durevoli e utilizzando refrigeranti che riducono le emissioni, oltre a termostati di nuova generazione e porte autochiudenti con allarme apertura, mentre gli strati isolanti sono superiori alla norma. Solo chi saprà offrire un servizio preciso, con prodotti di qualità, può continuare a crescere”.
In tema di impatto ambientale e mercato aggiunge Luca Franceschini, Responsabile Commerciale Italia di Sinofcold: “Il mercato si evolve verso una chiara distinzione tra fascia bassa e alta. In quest’ultima offriamo prodotti heavy duty a impatto zero, implementando il gas R290 e coniugando le prestazioni con un’estetica innovativa. Siamo sul mercato da pochi anni e per noi è importante presentare queste innovazioni sul palcoscenico internazionale di Host”.
“Nella progettazione ed evoluzione dei nostri prodotti teniamo conto dell’impatto ambientale e lavoriamo per prodotti facilmente riciclabili”, conclude Nicolò Senise, Export Manager di Tecfrigo. “Una gamma di vetrine verticali è riciclabile per oltre il 90%, mentre gli imballi sono in cartone e legno a basso impatto, con pochissima plastica. La competizione è dura e occorre investire per raggiungere i mercati più frizzanti: noi esportiamo per il 65% in oltre 80 Paesi”.
Per scoprire in anteprima i trend che plasmeranno il futuro, da non perdere a Host 2025 anche il ricco palinsesto di eventi.