La mise en place, con in primo piano la coltelleria, si propone come momento esperienziale d’eccellenza del fuoricasa. Con uno sguardo attento su innovazione, design e sostenibilità.
Lasciati alle spalle gli anni del post-pandemia, è tornata la voglia di mangiare fuori. Visto non solo come mangiar bene, ma anche e soprattutto come esperienza multisensoriale. Una multisensorialità che si esprime ai vertici nella mise en place: design belli da vedere, materiali innovativi piacevoli al tatto, oltre che durevoli e sostenibili, ma non solo: anche ergonomia e praticità – a tavola, ma anche in cucina – con al centro il più indispensabile degli utensili: il coltello.
Stimato dai diversi analisti tra di mercato tra i 5,7 e i 10 miliardi di dollari nel 2023 (secondo le tipologie considerate), il mercato mondiale della coltelleria potrebbe crescere fino a 20 miliardi entro il 2033. Oltre ai focus su ergonomia, design e sostenibilità, gli analisti prevedono che il vero game changer sarà la crescita esponenziale dei mercati emergenti.
Ecco come affrontano le sfide del futuro alcuni tra i tanti top player, italiani e internazionali, che saranno presenti a Host 2025 nell’area dedicata alla Tavola.
“Noi vogliamo andare oltre la sostenibilità nei prodotti”, commenta Marcelo Mersoni, Sales Manager della brasiliana Tramontina. “E la implementiamo anche nei processi innovativi: dal 2022 abbiamo riciclato più di 23 mila tonnellate di scarti. Dal punto di vista dell’esperienza, produciamo più di 22 mila articoli e fin dal 1981 proponiamo una collezione di coltelli professionali innovativi, come i coltelli da bistecca in Polywood, una novità per l’Europa”.
L’attenzione ai processi è in primo piano anche per Diego Palumbo, Head of Sales Europe di Paderno/Arthur Krupp che ha in portafoglio, tra gli altri, il brand Sambonet: “Costi delle materie prime e instabilità dei trasporti ci pongono la sfida di essere pronti al cambiamento, versatili e flessibili. L’innovazione è la chiave per essere sempre adattabili al mercato, offrendo al cliente tutte le tecnologie necessarie per rendere il suo lavoro più efficiente possibile”.
“Ecodesign e protezione delle risorse sono al centro dei nostri progetti”, conclude Laurence Arthaud, Export Developer di Jean Dubost. “Ad esempio, utilizziamo acciaio X47CR13 - HRC 52-55, che contiene l’86% di inox riciclato, e da oltre 15 anni usiamo legno certificato PEFC e biomateriali certificati OK Compost. Inoltre la nostra produzione è 100% a impatto zero. E a Host troviamo un connubio tra cultura, design e uso pratico dove presentare questi prodotti”.
L’appuntamento è dunque a Host 2025, a fieramilano a Rho dal 17 al 21 ottobre 2025, dove per i settori più attenti al design di grande interesse saranno Smart Label – Host Innovation Award e i Design Talks.