Il futuro del tableware a Host 2025: stile, sostenibilità e innovazione in crescita costante

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

Tavola

Il futuro del tableware a Host 2025: stile, sostenibilità e innovazione in crescita costante

In continua crescita, il settore del tableware per l’ospitalità si sta trasformando. Con materiali naturali, design innovativi e un’attenzione crescente alla sostenibilità, sarà protagonista a Host 2025.

Quando la tavola diventa un’opera d’arte, ogni piatto racconta una storia: quella di un settore che cresce, innova e si fa ambasciatore di uno stile di vita sempre più sostenibile. Oggi nell’ospitalità il tableware non è solo una questione di estetica, ma un vero e proprio statement di stile, sostenibilità e innovazione. Una trasformazione che non solo riflette i nuovi trend ed esigenze di consumo, ma alimenta anche la crescita: secondo Allied Market Research, a livello globale il settore vale circa 46 miliardi di dollari e si prevede arriverà a 110 miliardi entro il 2032, grazie a un +9,3% annuo.

 

Protagonisti i materiali naturali: con lo stoneware tra le scelte preferite per le ceramiche, grazie alla sua texture grezza e l’aspetto artigianale. Perfetta per chi cerca uno stile caldo e autentico, questa tipologia di ceramica unisce estetica e funzionalità, mantenendo il cibo caldo più a lungo. Sul fronte degli acciai, trionfano le finiture metalliche con dettagli dorati e manici in resina colorata, che aggiungono un tocco trendy senza risultare eccessivi.

 

Giocano un ruolo chiave anche i colori: alle classiche tonalità neutre si affiancano palette vivaci con verde smeraldo, blu profondo e rosso acceso, ideali per dare personalità alla tavola e creare abbinamenti scenografici con l’ambiente circostante. L’attenzione non va solo all’estetica, ma anche alla funzionalità, con un design ergonomico e forme modulari.

 

La sostenibilità si fa trendy

La sostenibilità resta al centro delle scelte, con una crescente domanda di materiali riciclati e soluzioni eco-friendly. A questo proposito commenta Barbara Cincotto, Marketing & Sales Director di ILSA & Le Coq Porcelaine: “È un punto chiave della nostra mission aziendale: guardiamo ad un’economia circolare, che possa salvaguardare il nostro pianeta da un utilizzo sconsiderato delle risorse. Abbiamo un codice etico e stiamo implementando un sistema di certificazioni. Ci siamo impegnati concretamente anche lanciando una collezione di piatti, Thalassios, a marchio Le Coq Porcelaine legandola al progetto ambientale Ogyre, una start-up che si occupa di raccogliere le bottiglie di plastica nell’oceano”.

 

“Bonna unisce sostenibilità e innovazione nella sua produzione”, aggiunge Erbil Aşkan, Partner & General Manager di Bonna, brand di Kar Porselain. “Misuriamo la nostra impronta carbonica per ridurre il nostro impatto e diamo priorità alla salute non solo umana, ma anche ambientale. Diverse nostre collezioni sono realizzate con l’87% di porcellana recuperata e trattata con un nostro speciale processo detto Premium Vitrified, che risulta in alta durabilità e riduce il consumo energetico nella produzione, utilizzando una sola cottura”.

 

A Host 2025, a Fiera Milano – Rho dal 17 al 21 ottobre prossimi, il tableware si farà ambasciatore di un’ospitalità consapevole, dove bellezza e rispetto per l’ambiente convivono in perfetto equilibrio.