Regno Unito: bene il Made in Italy, cala solo l'agroalimentare

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

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Regno Unito: bene il Made in Italy, cala solo l'agroalimentare

Secondo le elaborazioni ExportPlanning, da oggi al 2024 tutte le filiere dell'ospitalità professionale tricolori potranno accrescere le proprie quote di mercato in Gran Bretagna.

Per il Made in Italy dell'Ho.re.ca la Brexit rischia di essere un “plus”. È vero, per l'export alimentare – lo rivela un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel mese di aprile 2021 rispetto all’anno precedente – gli acquisti di prodotti alimentari italiani in Gran Bretagna sono calati del 2% per effetto delle difficoltà burocratiche ed amministrative legati all’uscita degli inglesi dall’Unione Europea. Ma per quanto riguarda l'hospitality, la Brexit promette di non lasciare tracce. Lo confermano le ultime, recentissime, elaborazioni ExportPlanning, secondo cui nei prossimi anni tutte le filiere dell'ospitalità professionale tricolori potranno accrescere in modo significativo le proprie quote nel mercato di Sua Maestà. Al primo posto, stando ai dati, ci sarà il comparto “Caffè-Macchine per caffè-Vending Machine”, dove particolarmente rilevante è l’incidenza dei segmenti “premium-price” (quasi il 57% del totale importazioni del mercato); da qui al 2024 si prevede un aumento medio annuo del +7.4% nei valori in euro, corrispondente ad un incremento di 246 milioni di euro, con l’Italia figura al 4° posto tra i paesi partner del mercato (102.2 milioni di euro esportati nel 2020). Subito dietro, le prospettive saranno altrettanto buone per la “Ristorazione Professionale”, con incrementi attesi delle importazioni del +7.2% medio annuo nei valori in euro (l’Italia figura al 3° posto tra i paesi partner del mercato, con un market share del 7.4%). 

 

Ottime previsioni sono anche quelle del comparto “Arredo & Tavola”, in cui il mercato britannico si attesta al 3° posto assoluto mondiale per valore di import 2020 (6.9 miliardi di euro); la crescita media annua attesa per l'import nei prossimi quattro anni sarà del 6.8%, con l’Italia che figura al 6° posto tra i paesi partner del mercato (307 milioni di euro esportati nel 2020). Appena più bassa (il +6,6%), sarà poi la crescita del segmento “Vetrine refrigerate”; per il mercato britannico, le previsioni nello scenario al 2024 vedono incrementi delle importazioni del +6.6% medio annuo nei valori in euro (+71 milioni di euro), con l’Italia che risulta al 2° posto tra i paesi partner del mercato, con 42.2 milioni di euro esportati nel 2020. Infine, il comparto “Panificazione & Pasticceria”: dove invece si prevede un aumento medio annuo modesto (+1.7% nei valori in euro) nonostante l’Italia sia al 2° posto tra i paesi partner del mercato, dietro agli Stati Uniti, con una quota del 17.8 per cento nel 2020.