Oltre 110 mila operatori professionali e 1.345 aziende (provenienti da 144 Paesi) sono stati protagonisti tra i padiglioni di Rho Fiera.
Oltre ogni aspettativa. Non ci sono altre parole per definire il ritorno in presenza di HostMilano, la fiera di riferimento per Equipment, Coffee e Food, nonché leader assoluto nei settoriHo.Re.Ca., foodservice, retail, GDO e hotellerie, che si è svolta dal 22 al 26 ottobre scorso a fieramilano a Rho. A confermarlo, oltre alla soddisfazione di buyer, espositori e visitatori, sono gli oltre 110 mila operatori professionali (provenienti da 144 Paesi) arrivati tra i padiglioni di Rho Fiera, con una suddivisione geografica che vede l’Europa al prima posto (76%), seguita da Medio Oriente (12%), Asia (5%), Nord e Centro America (3%), Africa (3%) e Sud America (1%).
Eccezionali anche i numeri relativi agli espositori - in totale 1.345 - il 32% dei quali provenienti da Paesi come Germania, Francia, Spagna, Usa, Portogallo, Olanda, Belgio, Svizzera, Grecia, Austria, Regno Unito.
Mai come quest’anno, il ruolo di Fieramilano come hub fieristico europeo e volano di internazionalizzazione per le imprese italiane (ed estere) di ogni dimensione, si è dunque consolidato. Lo dimostra, tra le altre cose, non solo il successo registrato da MyMatching, l’agenda virtuale che ha favorito l’incontro tra domanda e offerta nelle settimane precedenti l’evento; ma anche il costante incremento dei buyer internazionali (900 ospitati da 80 Paesi), arrivati in fiera sia grazie alla collaborazione con ICE Agenzia, che agli accordi stretti con le principali associazioni dell’universo Horeca.
Una piattaforma di business ma anche di scambio di competenze, quella di HostMilano, che come sempre è stata il luogo ideale per scoprire le nuove tendenze destinate a modificare il futuro del fuoricasa.
In primo piano, e non poteva essere altrimenti. il grande tema della sostenibilità: sono numerose le aziende che stanno lavorando alla riduzione degli sprechi e all’efficientamento energetico, utilizzando macchinari più performanti o facendo propria la logica dell’economia circolare. Un’innovazione che ha visto diffondersi sempre più l’utilizzo dell’Internet of Things, dalla ristorazione al settore alberghiero, passando per il food equipment, grazie ad attrezzature per la preparazione e la conservazione dei cibi dotate delle tecnologie più all’avanguardia.
Da accontentare, d’altronde, ci sono i nuovi consumatori usciti profondamente trasformati dagli ultimi anni, sempre più attenti alla customer experience e alla personalizzazione del servizio. E adesso sostenitori di una vera e propria cultura del cibo e delle bevande, tra soluzioni naturali e genuine, ma con un tocco gourmet.
Un trend che non manca neppure nella trasformazione degli ambienti: qui, a prevalere sono spazi funzionali e realizzati con la collaborazione di architetti, designer e art director (caratteristica è la scelta di materiali inediti, ricercati ed eco-friendly), ma che devono soprattutto essere versatili, originali e potenzialmente ideali per qualsiasi occasione di consumo.