Sfumano i confini tra HoReCa, OCS e home, i percorsi casa ufficio si fluidificano ma il comune denominatore è la richiesta di una tazza di alto livello, ovunque.
Che gran momento per il caffè: dopo aver conquistato il mondo “torna” in Italia, patria dell’espresso, con una missione: innalzare al qualità, ovunque e in ogni canale, vending compreso.
“Dopo un primo momento di incremento del settore domestico dovuto alla pandemia, oggi si assiste al ritorno fisiologico verso i consumi fuori casa. Il Covid ha però rappresentato uno spartiacque nell’industria del caffè in generale – spiega Camilla Viaro, Operational Marketing Manager di Carimali -. Se prima la suddivisione canonica in home, OCS e HoReCa era ben chiara, oggi si assiste a un’ibridazione delle destinazioni d’uso, tanto che negli uffici possiamo trovare soluzioni home o HoReCa o il contrario. I percorsi office-to-home o home-to-office sono sempre più frequenti e il Covid non ha che accelerato il fenomeno”.
L’evoluzione delle macchine da caffè nel prossimo futuro si muoverà lungo tre direttive: la tecnologia che comprende non solo sistemi di IoT che permettono la gestione in remoto dei più significativi parametri della macchina, ma anche componenti tecniche avanzate che migliorano le performance e permettono di tenere sotto controllo i consumi. Una bevanda di qualità, perché i consumatori la richiedono, chiaro segnale di come un caffè o un cappuccino non sono più una semplice bevanda ma un momento di un’esperienza che il consumatore vuole vivere in tutti i suoi dettagli. Con queste premesse, chiunque si trovi a dover interagire con una macchina da caffè deve sentirsi a proprio agio e l’interazione deve essere semplice e intuitiva. Infine la digitalizzazione, che per l’utente finale si traduce in una gestione autonoma di certi parametri della macchina. Dal punto di vista tecnico permette una gestione dell’assistenza da remoto e un importante passo avanti nell’ottimizzazione del business di chi gestisce e distribuisce macchine da caffè”.
In questo senso la gamma di prodotti orientata sempre di più all’automatico “risponde alle esigenze di un mercato che spinge con sempre maggior insistenza per macchine che sostituiscano completamente il barista esperto, garantendo la stessa qualità in tazza. L’esasperazione di questo trend si riscontra nell’esplosione delle locazioni che richiedono una soluzione self-service in cui il consumatore finale approccia direttamente la macchina da caffè”.
Anche la tedesca WMF conferma il trend della qualità del caffè “nel mondo hospitality ma anche in ambienti più piccoli come uffici e spazi lavorativi. La sfida per noi è quindi di produrre macchine che facciano un prodotto di alta qualità” spiega Natalie Alesi, Team Lead Global Trade Shows, Showrooms and Events.
Altro trend è l’uso di proposte alternative al latte vaccino - a base di mandorla, cocco, avena e piselli - nelle macchine da caffè automatiche, arrivando a realizzare anche la Latte art. “Il fatto che macchine da caffè automatiche supportino queste alternative al latte vaccino permette di venderle anche al mondo professional, che in questo modo ha la possibilità di offrire diverse tipologie di drink ai propri clienti anche sulla base della tipologia di gusto che si vuole ottenere”.
Tra le novità tecnologiche c’è la two-step technology: il primo step è realizzato dalla macchina del caffè automatica e il secondo (che consiste nel creare la schiuma perfetta) è realizzato dal barista. L’uso di macchina del caffè unite alle capacità del barista permette la realizzazione del perfetto cappuccino.
Lo storico Sic, Salone internazionale del caffè, a HostMilano si inserisce in un concetto espositivo unico che unisce la specializzazione verticale con le affinità di filiera nelle macroaree Ristorazione professionale, bakery-pizza-pasta; caffè - the - bar macchine caffè - vending, gelato-pasticceria e arredo, tecnologia e tavola. La prossima edizione di HostMilano si terrà a fieramilano Rho dal 13 al 17 ottobre 2023.