Italia leader del caffè: innovazione e sostenibilità guidano il futuro del settore

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

Caffè

Italia leader del caffè: innovazione e sostenibilità guidano il futuro del settore

Il caffè italiano domina i mercati globali tra qualità, tecnologia e scelte green. A Host 2025, aziende e professionisti sveleranno le ultime tendenze tra miscele premium, digitalizzazione e sostenibilità.

Che gli italiani siano grandi amanti del caffè è un po’ un cliché che, però, si riflette in un’importante realtà economica. Secondo una ricerca di Mediobanca, il Bel Paese è il secondo produttore in Europa e il primo esportatore al mondo di caffè torrefatto, generando un valore pari a 4,5 miliardi di euro.

 

Primati importanti se si considera che il mercato mondiale del caffè torrefatto vale oltre 120 miliardi di dollari,  con consumi pari a 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno. Grazie a una crescita regolare tra l’1% e il 2%, il consumo potrebbe arrivare a 208 milioni di sacchi entro il 2030, ovvero 3,8 miliardi di tazzine al giorno.

 

Una crescita che però è legata a profonde evoluzioni nelle abitudini di consumo: dalle caffetterie pop-up, le degustazioni sensoriali e gli abbinamenti con arte e design, fino alle app e l’AI che permettono di configurare bevande su misura – dalla miscela alla temperatura – il cliente è sempre più alla ricerca di un’esperienza personalizzata che guarda anche a nuovi metodi di estrazione, miscele premium e monorigini tracciabili. Ecco come le aziende del settore stanno rispondendo a queste sfide.

 

“La tendenza è adottare soluzioni sempre più sostenibili e a basso impatto ambientale”, esordisce Giulio Zanandrea, Amministratore Delegato di Caffè Carraro 1927. “Noi siamo fortemente impegnati in questa direzione: ad esempio, utilizziamo gli scarti di produzione derivanti dal caffè crudo per produrre biogas. Inoltre, abbiamo implementato impianti fotovoltaici per garantire l’autosufficienza energetica. Le torrefazioni sono sempre più orientate a sviluppare e promuovere prodotti con certificazioni sociali e ambientali, supportando un modello sostenibile. Rimane però la scelta consapevole del consumatore a fare davvero la differenza”.

 

Innovazione e sostenibilità sono centrali anche per Guido Sicuro Musetti, Presidente del Gruppo Musetti: “Il consumatore cerca un’esperienza e si affermano gli specialty coffee, le origini tracciabili, le fermentazioni particolari e i metodi alternativi di estrazione. Spinta da queste trasformazioni, l’innovazione lavora su più fronti: dalle tecnologie che migliorano l’efficienza dei processi produttivi e riducono l’impatto ambientale, ai materiali e packaging sostenibili”, prosegue. “La digitalizzazione, infine, gioca un ruolo sempre più rilevante: dalla tracciabilità della filiera all’analisi dei dati di consumo, il caffè si sta integrando in ecosistemi digitali capaci di offrire esperienze più personalizzate e trasparenti”.

 

“C’è un crescente interesse del consumatore per la qualità, la sostenibilità e l’innovazione, in particolare sulla personalizzazione dell’esperienza di consumo”, conclude Francesco Giordano, General Manager di Caffè Trucillo. “Noi siamo una torrefazione nata artigianale e diventata industriale, che non ha mai dimenticato le sue origini e la sua sapienza, e rispondiamo puntando sull’innovazione. Per esempio, con un nuovo impianto di degasaggio del caffè per moka (la delicata fase di riposo dopo la tostatura) che riduce il tempo da 48-72 ore a sole 3-4 ore. Sul fronte della sostenibilità siamo molto impegnati verso le comunità dei coltivatori”. 

 

Il futuro di questo affascinante mondo è tutto da scoprire in anteprima nell’area Caffè-Tea di Host 2025, a Fiera Milano nel quartiere di Rho dal 17 al 21 ottobre prossimi.