Un 2022 di successo per l’ospitalità italiana

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

Ristorazione professionale

Un 2022 di successo per l’ospitalità italiana

Il fuori casa chiude con numeri positivi grazie al turismo ma il cliente, che non rinuncerà ad uscire, cambierà abitudini e andrà coccolato e monitorato.

L’ospitalità è ripartita, alla grande, anche superando le aspettative. Grazie a un’estate clamorosa, spinta dalla ripresa dei flussi turistici. E con una bella certezza in tasca: del fuori casa il consumatore non può più fare a meno e certamente non l’abbandonerà. Magari rimodulerà le presenze. Ed è qui che ci vorrà da parte dell’operatore flessibilità, attenzione alle nuove esigenze in tutti i momenti di consumo e monitoraggio costante dei costi, lato azienda, e dei trend, lato cliente. Con un grande aiuto che viene dalla digitalizzazione e dalla tecnologia, a partire dall’analisi dei dati.

 

Il 2022 secondo TradeLab si chiuderà per il fuori casa in Italia a quota 82 miliardi: non ancora a livello del 2019 che aveva segnato l’eccezionale risultato di 85 miliardi, ma assai vicino. E certamente in grande ripresa su un 2020 fermo a 54 miliardi e un 2021 che chiuse a 65 miliardi.

 

Iri-Npd stima una crescita nel 2022 di circa 30,8 punti sul 2021 di cui 21,9 derivati dai volumi e l’8,9% dall’inflazione. L’anno che si sta chiudendo infatti ha introdotto un elemento importante: il fattore prezzo, con il quale nel 2023 sarà necessario fare i conti (letteralmente).

 

Occorrerà insomma navigare a vista, monitorare la situazione nazionale e internazionale e adattarsi alle nuove esigenze del consumatore, che, l’abbiamo detto, uscirà meno ma non rinuncerà ad uscire. E quando uscirà vorrà vivere un’esperienza emozionante.

 

Da questo punto di vista, per loro storia e struttura, sembrano ben posizionate le catene della ristorazione, che da sempre possono contare su un approccio manageriale, sull’adozione veloce delle ultime tecnologie e sulle economie di scala. E infatti stanno iniziando a crescere anche in un Paese tradizionalmente refrattario come l’Italia. Dal 2019 al 2021 sono passate dal 7 al 10% del totale fuori casa, ci dice TradeLab, con 10mila punti vendita divisi tra 700 insegne.

 

Ancora poche, ma va calcolato che il cliente tipo ha 18-24 anni: un target che crescendo si porterà dietro le sue abitudini, mettendo in difficoltà l’offerta più tradizionale che non vuole stare al passo con i tempi, riprogettando l’offerta.

 

Per tutti dunque l’appuntamento con il futuro del fuori casa è in presenza a fieramilano Rho dal 13 al 17 ottobre 2023, e su tutti i canali @hostmilano per un costante aggiornamento dei nuovi trend.