Tra lavorazioni premium, nuove estrazioni e mix originali, ecco come la bevanda estratta dalla Coffea si trasforma per soddisfare ogni target di prezzo e di età
Il caffè sta vivendo un momento d’oro. Da commodity, il viaggio di evoluzione a prodotto gourmet, complesso, dalle mille sfaccettature, origini ed estrazioni è stato intrapreso da molti mercati, anche quello italiano storicamente poco propenso ad andare oltre il “caffè unico”, ovvero l’espresso in tazzina. A riprova di ciò le nuove aperture di caffetterie specialty nelle principali città, con una scena interessantissima a Firenze (con i nuovi Ditta Artigianale, Melaleuca, Fluid e Mantra) e Milano (con le seconde aperture dei “veterani” Cafezal e Orsonero).
Ma quali sono le tendenze più nuove che stanno vivacizzando il settore? Ve ne proponiamo sei, in attesa di incontrare le ultimissime novità al Sic, il Salone internazionale del caffè, che sarà come sempre uno dei punti di forza della prossima edizione di HostMilano, a fieraMilano Rho dal 13 al 17 ottobre 2023.
Caffè gourmet. In principio c’erano il Panama Gesha, il Kopi luwak, il Jamaica Blue Mountain. Ora arrivano le fermentazioni in barrique e i caffè congelati nella loro eccellenza, tanto da permettere degustazioni verticali stile vino che finora non sarebbero state possibili, essendo il caffè materia prima da consumare fresca di tostatura. Come tutti i prodotti, l’opzione premium non ha prezzo per i veri intenditori.
Cocktail caffeinici. Ormai nelle liste dei cocktail bar più esclusivi raramente manca almeno un cocktail a base caffè, che sia Cold Brew, Espresso o Coffee Kombucha. Spesso è un twist dell’intramontabile Espresso Martini, ma non solo. Anche i bartender hanno imparato a conoscere e giocare con i profili aromatici di questo ingrediente complesso.
Largo al veggie. Chiaro che il caffè è vegetale in sé, ma sempre più si tende a unirlo con altri vegetali: dalle bevande alternative al latte, sempre più performanti, alla frutta, fresca o in estratto come gli agrumi – caffè e arancia è il nuovo mantra – a frutti rossi o gialli. Come a richiamare alcuni dei profili aromatici caratteristici di certi profili della nera bevanda.
A qualcuno (anzi a molti) piace freddo. I caffè freddi non sono certo una novità, ma ora le opzioni si sono decisamente allargate. Il Cold Brew, il caffè estratto a freddo, sta avendo un notevole successo, da solo o mixato ad esempio con acqua tonica nell’Espresso tonic. Peccato che richieda lunghe ore di preparazione, fino a 12 e più. Così sono nate macchine per accorciare i tempi. E tra le novità più recenti c’è lo Snapchill Coffee: un caffè estratto a caldo e istantaneamente congelato per preservarne tutti gli aromi.
Uno dei punti di forza su cui si sta puntando molto è l’aspetto salutistico del caffè. Innumerevoli studi ormai ne sottolineano gli effetti positivi sulla salute e la prevenzione di una serie di gravi patologie. Il prossimo passo? Unire le caratteristiche healthy del chicco di Coffea con sostanze adattogene, atte a contrastare lo stress fisico e psichico, come ginseng, curcuma, radice di liquirizia, Astragalo, Bacca di Goji, Rodiola e Ashwagandha.
Pronto da bere: in lattina o in bottiglia il caffè da asporto versione fredda piace e si sta diffondendo anche nella Gdo, nelle stazioni di servizio e nei convenience store. E i consumatori più giovani apprezzano la comodità.