Due modi diversi di affrontare le sfide del futuro dietro al bancone ci raccontano del fermento che sta vivendo il settore
Ci sono tanti modi per dire mixology, perché il consumatore si è differenziato e – a fronte di alcuni diktat come l’approccio green – ha idee diverse del beverage, che vanno dai mocktails alle creme, agli spirits più particolari. È un mondo che come sempre si presenterà in forze a HostMilano, dal 13 al 17 ottobre prossimi. Con tutte le innovazioni che consentono di affrontare il futuro.
“Da sempre, la ricerca continua e lo sviluppo sono dei pilastri per la nostra azienda, in un’ottica di continuo miglioramento, anche da un punto di vista tecnologico e di processi – spiegano Federica Brambilla, Marketing Manager e Giacomo Barucco, APAC Sales Manager di Orsadrinks -. Per avere pieno controllo sulla catena di produzione nel 2020 l’azienda ha deciso di internalizzare la produzione. Scelta che ha comportato ingenti investimenti per ottenere un’avanzata tecnologia di processo, che si traduce in impianti di produzione all'avanguardia e completamente automatizzati: dall'impianto di demineralizzazione dell'acqua al confezionamento. Ci impegniamo costantemente affinché i progetti, i processi e le metodologie impiegate tengano altresì conto delle migliori esperienze in materia ambientale. Ad esempio, abbiamo optato per la produzione di energia rinnovabile installando un impianto fotovoltaico per il nostro sito produttivo di Marene, e più del 95% dei rifiuti che produciamo ha come destinazione il recupero”.
Quanto alle tendenze del beverage, “grazie alla nostra rete di distribuzione in oltre 50 Paesi sono spesso i nostri stessi partner a suggerire nuovi utilizzi per i nostri prodotti, che ben si prestano a essere impiegati in ambiti diversi: dalla mixology, alla caffetteria, alla pasticceria. Così, polpe di frutta sono impiegate per insaporire le granite in Giappone o come filling in pasticceria e creme entrano anche in mixology in Svezia. Inoltre, in un periodo in cui la richiesta di drink a basso contenuto di alcol sta prendendo sempre più piede, partiamo avvantaggiati in quanto tutti i nostri prodotti sono senza alcol”.
Orsadrinks a HostMilano presenterà ufficialmente alcune nuove linee di prodotto. “Sarà, come sempre, un momento fondamentale di scambio con i nostri clienti e con i professionisti internazionali presenti alla manifestazione. E sarà anche l’occasione ideale per intercettare le tendenze che prenderanno vita nel 2024”.
“Innovazione per noi significa uno sguardo fortemente proiettato al futuro ma con radici ben piantate nel passato e nella tradizione artistico - culturale del Bel Paese, che rappresenta un valore assoluto condiviso” dice Dario Roselli, General Manager J. Rose Gin. Un esempio di ciò è l'etichetta decorativa materica del gin, affidata alle mani di esperti maestri artigiani che utilizzano elementi naturali come il Marmo di Carrara, il Gesso e il Travertino Romano. “È un'etichetta ecologica e naturale, le cui illustrazioni d'autore, realizzate da Milo Manara, vengono riprodotte tramite un'esclusiva stampa digitale su intonaco, mediante tecnologia UV e l'uso di colori certificati. Il gin ha nove botaniche d'eccellenza tra le quali prevale il bergamotto, con sentori che rinfrescano e conferiscono un equilibrio morbido e setoso”.
I consumatori sono sempre più informati ed esigenti, consapevoli e sensibili a determinate tematiche, è inevitabile dunque che le richieste dei clienti cambino. Un esempio? La sensibilità verso la sostenibilità: “Il nostro è un prodotto ideato per essere parte di un ciclo produttivo sostenibile che guarda al futuro. L'unicità della bottiglia ne favorisce circolarità e riutilizzo, ogni articolo non viene solo conservato come elemento decorativo da collezione ma acquisisce nuova vita come profumatore d'ambiente, lampada, portacandela e molto altro ancora”.
A Host2023 “presenteremo le peculiarità del nostro prodotto da un punto di vista multisensoriale: quello del gusto del gin e quello del tatto e della vista delle esclusive etichette”.