Tecnologie sempre più intelligenti e connesse consentono di godere di un caffè di grande qualità anche in contesti diversi da quelli tradizionali e con metodi di estrazione sempre più cosmopoliti.
Sarà un androide a servirci il caffè al bar? In futuro, è possibile. Per il momento è sempre il nostro barista, ma supportato da tecnologie sempre più ‘intelligenti’. Dalla robotica all’AI, dall’Internet of Things alle interfacce touch e i controlli da remoto, la macchina da caffè è ormai una ‘astronave’ che libera l’operatore dalla routine per lasciare spazio alla creatività.
Un mercato mondiale da 12,63 miliardi di dollari quest’anno, che diventeranno 14 nel 2028 (dati Statista) e i cui protagonisti – italiani e internazionali – saranno tutti a Host 2025, a fieramilano a Rho dal 17 al 21 ottobre.
Dagli USA arriva Bunn-o-matic: “Nelle macchine si integrano il Wi-Fi e funzioni intelligenti come le app e i touch-screen, mentre l’AI ottimizza l’erogazione grazie ad algoritmi che analizzano la qualità del chicco, la temperatura dell’acqua e il tempo di estrazione per il miglior risultato in tazza. La robotica? Presto potrà essere utilizzata per servire i clienti”, commenta Nuno Sequeira, Regional Sales Manager Europe.
Dall’Italia aggiunge Claudio Torresan, Regional Sales Director Italy di Cimbali Group: “Il caffè si consuma sempre più in luoghi diversi dal bar: dal parrucchiere, in palestra, in hotel. In questi contesti, che non hanno una figura specializzata, sono necessarie soluzioni per preparare in autonomia il caffè, come le macchine superautomatiche. Inoltre, anche l’Italia si sta affacciando all’alternative brewing, metodi di estrazione di derivazione anglosassone come il caffè filtro o il chemex coffee”.
“Per Sanremo, l’uso della tecnologia deve sempre trovare la perfetta combinazione col fattore umano e col valore aggiunto che esso porta al prodotto; tutte le macchine sono infatti ‘hand-crafted’, e di questo ne siamo orgogliosi. Dove utilizziamo più tecnologie è direttamente nella parte R&D, dove la robotica ci aiuta e testare e stressare ben oltre i limiti di progetto i componenti che realizziamo”, conclude Danilo Llopis, R&D Manager di Sanremo.
A Host 2025, l’innovazione nel bar sarà sotto i riflettori anche nel fitto calendario di eventi.