La parola alle aziende: il settore chiede attrezzature programmabili e affidabili, nel nome della sostenibilità e della redditività, ma con un occhio al look.
“Sentiamo già la ripresa dell'ospitalità in Spagna, il turismo è tornato e i luoghi sono di nuovo pieni di gente. In LACOR abbiamo già superato le vendite precedenti alla pandemia, e ne siamo felici, ma è vero che il futuro prossimo è piuttosto incerto” dice Eva Larrañaga, Europe Export Manager di Lacor Menaje Profesional, azienda spagnola che ha come principali mercati di esportazione Francia, Portogallo e Marocco.
Tra i prodotti più venduti, a seconda del canale, ci sono le teglie e le macchine per il sottovuoto: “le teglie sono utilizzate per tutto in una cucina professionale, sia per la preparazione dei cibi sia per la conservazione e la manutenzione degli stessi, potremmo dire che è un ‘must have’ di una cucina professionale”.
Le tre tendenze che stanno definendo il vostro la ristorazione spagnola in questo momento? “Mondo online, Design originale, Export”.
Il made in Italy come viene percepito in Spagna? “Solitamente come un prodotto di design e di qualità. In generale, il design dei prodotti italiani tende ad avere un tocco speciale che è spesso apprezzato”.
Un’azienda italiana che lavora molto con la Spagna nel segmento premium per i nuovi progetti di ospitalità, grandi o piccoli, è Angelo Po.
Le tendenze di questo mercato sono individuate da Mauro Moretti, Export Sales Director dell’azienda: “Da diversi anni assistiamo a una crescente digitalizzazione che ha coinvolto inizialmente il segmento dei forni combinati, per poi allargarsi a tutte le altre attrezzature presenti in cucina, come pannelli user friendly che possono essere utilizzati anche dall’operatore più inesperto e macchine capaci di gestire programmi personalizzati con estrema precisione e controllo dei dati HACCP facilitato. I trend più recenti sono legati allo spostamento degli spazi ristorazione dall’interno all’esterno del locale per contrastare le problematiche legate al Covid e alla sostenibilità in cucina, che significa utilizzo di materie prime di qualità, biologiche, a km zero e vegetali e una trasformazione e conservazione in grado di minimizzare gli sprechi. E in questo hanno sicuramente un ruolo importante le attrezzature presenti in cucina”.
La peculiarità della ristorazione in Spagna è la disponibilità a qualsiasi ora del giorno e in parte anche della notte. “Questo significa organizzare i flussi di lavoro al meglio per garantire la massima qualità sia nei momenti di bassa affluenza che nei momenti di picco. Da questo punto di vista la tecnica del Cook&Chill sempre più diffusa è un indubbio aiuto a massimizzare la redditività, senza scendere a compromessi”.
La tecnologia più richiesta è quella digitale, “per garantire sempre più un facile ed immediato uso delle attrezzature in cucina. La sicurezza poi è diventata imprescindibile e la tecnologia digitale è di grande supporto nella gestione di tutta la normativa a cui bisogna adempiere. Infine, si deve garantire il gusto: anche in questo caso la tecnologia digitale permette di avere la certezza della replicabilità della preparazione, per non deludere mai il cliente”.