Millennial e Gen Z, i target preferiti del nuovo luxury, ricercano soprattutto esperienze personalizzate, sostenibili e digitalmente connesse. I veri lussi? Sono spazio e tempo.
Addio ostentazione, benvenuto understatement. Negli ultimi anni, l’ospitalità luxury ha subito una profonda trasformazione. Per raggiungere i nuovi target, offrire servizi di altissima qualità non basta più: occorre creare esperienze su misura, memorabili e autentiche. Secondo uno studio di Boston Consulting Group, entro il 2025 il 55% della spesa del lusso sarà guidata dai Millennial e Gen Z, che ricercano esperienze personalizzate, sostenibili e digitalmente connesse.
Lo conferma anche una ricerca di Deloitte, secondo la quale il 57% dei viaggiatori luxury è disposto a pagare di più per avere esperienze personalizzate: dalla scelta del cuscino al menù su misura, fino all’organizzazione di eventi privati durante il soggiorno. In altre parole, più spazio e tempo esclusivi e riservati, a prescindere dalla “ricchezza” di luoghi e materiali.
In quest’ottica cresce l’attenzione al benessere. Spa in alto di gamma, trattamenti olistici e programmi di fitness personalizzati sono ormai dei must. Un segmento che, secondo un rapporto del Global Wellness Institute, crescerà del 7,5% l’anno fino al 2025.
In questo contesto, spicca anche la sostenibilità. L’opulenza non basta più: i viaggiatori vogliono che il comfort di lusso rispetti l’ambiente e abbia un impatto positivo sulle comunità locali. Un sondaggio di Virtuoso rivela che il 70% dei viaggiatori del segmento luxury considera fondamentale che il proprio soggiorno sia ecosostenibile, e il 62% preferisce hotel che utilizzano risorse rinnovabili o supportano progetti di conservazione ambientale.
Nel ridefinire il concetto di lusso, infine, gioca un ruolo fondamentale la digitalizzazione. I clienti si aspettano esperienze fluide grazie alla tecnologia, come check-in automatizzati, assistenti virtuali e dispositivi smart in camera. Un rapporto di Skift sul futuro del lusso nell’ospitalità indica che l’integrazione delle tecnologie rappresenta una priorità per il 68% dei principali operatori del settore,
Il comune denominatore? Puntare su un servizio impeccabile e high-tech senza rinunciare all’elemento umano. Un mix che sarà in primo piano a Host 2025, a fieramilano – Rho dal 17 al 21 ottobre 2025, in particolare nell’area dedicata ad Arredo e Tecnologia.