Franco Costa a tutto campo: “il contract deve esaltare prodotto e tradizione”

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

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Franco Costa a tutto campo: “il contract deve esaltare prodotto e tradizione”

Il Presidente di Costa Group ci racconta come nel contract l’esperienzialità nasca facendo discendere i concept dall’eccellenza del prodotto, la maestria delle persone e la socialità nel mondo reale.

È sicuramente una delle figure più vulcaniche del contract per il fuoricasa in Italia: Franco Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Group, non si limita mai a parlare solo di stile, formati e concetti: la sua è una vera e propria filosofia di come proporre il cibo di qualità. In questa intervista, ci parla a tutto campo delle sfide che affronta l’industria, in particolare la responsabilità di preservare, far crescere ed esportare, in modalità contemporanee, la grande tradizione italiana.

 

“A noi piace definirci ‘anarchici dell’arredo’”, esordisce Costa, “non seguiamo le tendenze del mercato, ma portiamo avanti con convinzione le ‘nostre’ idee”. Un approccio che ha radici in oltre 45 anni di esperienza nel mondo dell’arredo contract per il fuoricasa e il food retail, dove Costa Group è da sempre un pioniere.

 

Una libertà creativa che si riflette nella visione che ha Costa del concetto di “format”, un termine che nel suo vocabolario ha una connotazione ben diversa: “Secondo noi, il ‘format’ non deve essere un ‘formato’, ma un progetto costruito interamente intorno al prodotto, capace di esaltarne le qualità, la texture organolettica, e anche le caratteristiche estetiche”.

 

In un’epoca in cui i social media hanno cambiato il modo di vivere l’esperienza fuori casa, Costa sottolinea l’importanza di un ambiente che non sia solo funzionale, ma anche visivamente accattivante. “I clienti vogliono non solo piatti, ma anche location ‘instagrammabili’”. Tuttavia, Costa avverte che ci sono anche segnali di un ritorno a esperienze più autentiche. “Comincia a notarsi un riflusso di nicchie di clienti che rifuggono da ambienti ‘troppo social’”.

 

 

Portare nel mondo i “panda” dell’eccellenza italiana

 

Un tema che sta particolarmente a cuore a Franco Costa è l’importanza delle piccole botteghe italiane, che lui definisce come “panda da proteggere”: spazi storici di socializzazione e tradizione che, infatti, sono in pericolo. E spetta all’industria, secondo Costa, il compito di preservare questa eredità e portarla su scala più ampia: “Toccherà all’industria portare avanti questa tradizione di eccellenza italiana, portandola dalla piccola alla grande scala con i propri format”.

 

Allo stesso modo, per Costa l’innovazione è sicuramente importante, ma ha valore solo sè funzionale: “L’innovazione ha un senso solo se serve a esaltare il prodotto”, commenta. Un principio che si intreccia con la sua visione del futuro, che non può prescindere dalla formazione: “Servono ‘giovani maestri’ per portare avanti questa tradizione di eccellenza. Come Costa Group abbiamo realizzato molti progetti all’estero di importanti brand italiani, e abbiamo potuto constatare quanto sia grande la domanda internazionale di qualità Made in Italy, soprattutto nei mercati cruciali come gli Stati Uniti.”.

 

“I ‘format’ possono nascere solo costruendo il progetto attorno all’eccellenza del prodotto e alla maestria delle persone ma, visti in questo senso, possono portare su scala industriale e internazionale l’eccellenza della bottega italiana”, ribadisce Costa. Da qui si possono creare nuovi concept che non solo proteggono, ma fanno crescere e diffondono nel mondo la tradizione made in Italy. “Da questo deriveranno in modo naturale lo ‘stile’, il design, i materiali e la ricerca dell’esperienza, ‘instagrammabile’ o meno”.

 

Costa Group sarà presente a Host 2025, a Fiera Milano – Rho dal 17 al 21 ottobre, portando con sé la sua visione unica del design e dell’arredo per il fuoricasa.