Ristoranti pieni e attivi anche grazie al delivery, alberghi al 60% di occupazione e una fiera in presenza dimostrano come la voglia di ripartire è grande: nel segno della tranquillità.
Un’oasi (di lusso) tutto sommato felice. Stiamo parlando degli Emirati Arabi Uniti, che secondo l’Osservatorio di HostMilano, che grazie ai suoi stakeholder e partner ha “antenne” che aggiornano sulla situazione nei cinque continenti, sta guardando al futuro dell’ospitalità con un atteggiamento positivo. Dopo un lockdown di cinque settimane finito all'inizio di maggio 2020, la campagna vaccinale ha già raggiunto l’80% della popolazione.
Se il settore dell’ospitalità legato al business inizia a guardare solo ora alla ripresa, il turismo non si è mai fermato: già da luglio dell’anno scorso ha ripreso a funzionare grazie alla clientela locale. La ripresa delle fiere ha permesso ad alcuni hotel di riaprire e i ristoranti che si trovano in location turistiche, vicino al mare, non si sono mai fermati. Gli hotel super lusso e 5 stelle hanno livelli di occupazione alti, oltre il 60% soprattutto durante il week-end e hanno recuperato il periodo di circa due mesi in cui sono stati chiusi lo scorso anno. I voli sono aperti alla maggior parte dei Paesi del mondo, direttamente o indirettamente. I passeggeri devono presentare un test negativo all’arrivo.
“Gli Emirati Arabi Uniti sono un’eccellenza per quanto riguarda le misure di prevenzione e la sicurezza dei turisti e dei residenti” conferma Christian Carrieri, Chef de Cuisine di Le Royal Meridien Beach Resort & Spa di Dubai, che guarda all’accoglienza del futuro: “Ci saranno molti cambiamenti come già da un anno a questa parte. Noi al momento usiamo sia i QR code che i menu cartacei usa e getta. Raccomandiamo di prenotare in anticipo per vie delle attuali norme (tra cui distanziamento tra i tavoli di minimo 3 metri e capacità dei ristorante al 50%). Poi c’è il delivery, molto di moda qui a Dubai: lo fanno parecchi ristoranti, anche di alto livello”.
Il lusso insomma non si è fermato: oltre alle long stay in hotel a 5 stelle di clienti che alloggiano per settimane o anche mesi a Dubai con le famiglie, non sono mancate le aperture di nuovi ristoranti con concetti giapponesi, americani o europei, quasi sempre completamente prenotati anche se estremamente cari. Per contro, data la tendenza a contenere costi e spese in tutti i settori, sia da parte del consumatore sia delle aziende, il mercato si sta polarizzando sempre di più. Con gli operatori dell’ospitalità alla ricerca di novità per attirare i potenziali clienti, in numero ridotto rispetto alla “normalità” e che hanno a disposizione decine di opzioni di tutti i livelli.
Per l'inizio del 2022 il livello del PIL degli Emirati dovrebbe ritornare ai valori del 2019. Sono stati lanciati nel frattempo una serie di iniziative di politica economica di medio e lungo periodo che contribuiranno a una nuova fase di sviluppo strutturale.
Quali le prospettive per l’ospitalità? “Io mi sento positivo, la gente ha voglia di uscire, esplorare nuovi posti, andare a cena, incontrarsi per un aperitivo, tutto con le dovute precauzioni. Sta a noi far sentire il cliente sicuro e a proprio agio in un ambiente come il ristorante” conclude Carrieri.