Tecnologia, attenzione all'igiene e personalizzazione di prodotto. I nuovi trend del premio dedicato all'innovazione parlano del boom di sostenibilità e soluzioni “green”.
Risparmio energetico, utilizzo di materiali riciclabili, attenzione all’igiene, soluzioni tecnologiche e interfaccia utente più immediate, attenzione alla customizzazione e alla personalizzazione. Sono le tendenze emerse tra i candidati (e poi tra i premiati) di Smart Label Innovation Award, il riconoscimento che ancora una volta ha sottolineato il ruolo di vero e proprio hub dell'innovazione da parte di HostMilano. “Quest'anno anno, abbiamo riscontrato una qualità della candidature particolarmente elevata”, sottolinea Venanzio Arquilla, membro della giuria del premio e Professore Associato per il dipartimento di design del Politecnico di Milano. “Come tratto comune, è cresciuta l’attenzione alla sostenibilità, che prima era più legata alla prestazione delle macchine e a condizioni non visibili agli utenti. Adesso invece, ogni sforzo tecnologico viene trasferito ai consumatori finali”.
D'altronde, sottolinea il designer, la ripartenza sarà caratterizzata da una “presa di consapevolezza da parte delle aziende e degli operatori. Serve trovare nuovi modi per fare ospitalità, a cominciare da temi come la sanificazione, sia sul lato front end che nel back end”.
Insomma, più in generale a vincere sarà ovunque la nuova idea che, per operatori e consumatori, assumeranno prodotti e servizi. A cominciare dalla rinnovata attenzione all'utilizzo di materiali riciclabili. “Da parte degli stessi produttori, si vede già adesso una maggiore onestà, con un grado di certificazione e tracciabilità dei prodotti che prima non esisteva”.
Di una vera e propria riconfigurazione del valore parla anche il presidente della giuria Matteo Ingaramo, a proposito da parte delle soluzioni vincitrici di Smart Label Innovation Awad. “E' vero, fondamentale è il tema della sostenibilità, che non significa solo attenzione ai consumi ma riprende temi non del tutto nuovi ma più che mai contemporanei come la durabilità degli oggetti, la circolarità, il basso consumo di territori. Non c’è più tempo per il green washing”, dice il responsabile scientifico del premio. Che aggiunge: “Il concetto di sostenibilità potrebbe spingere a una maggiore qualità, al valore vero a fronte di un cliente che tenderà a penalizzare i sistemi non etici e trasparenti. Si cercheranno i luoghi aperti, con terrazza, mangiare fuori sarà una scelta e questo ce lo porteremo nel futuro: la qualità del singolo evento sarà più importante della quantità di eventi. L’outdoor dominerà nella ripresa, ma la virtualità non scomparirà”.
E per quanto riguarda i vincitori di Smart Label: cosa significa essere smart oggi? “Vuol dire accettare la sfida. Lo Smart Label è uno spazio indipendente che valorizza le iniziative che fanno un passo avanti. Quest’anno, chi ha vinto è stato in grado di rimodulare l’offerta, cambiando per prodotti e servizi la concezione del ciclo di lavoro ed energetico complessivo”.