Non solo Made in Italy: la sostenibilità secondo le aziende internazionali

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

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Non solo Made in Italy: la sostenibilità secondo le aziende internazionali

Tra soluzioni smart e proposte originali, l'innovazione all'insegna del green arriva anche dalla Francia (Groupe SEB) e dalla Spagna (Zummo)

Sostenibilità e innovazione. Due concetti di cui, nella nuova normalità, nessuno all'interno dell'universo Ho.Re.Ca. può più fare a meno, né in Italia né all'estero. Lo dimostrano i tanti esempi del Made in Italy capaci di vincere la sfida della concorrenza, ma lo confermano anche le case history di successo provenienti da oltreconfine, come quella del Groupe SEB (acronimo di “Société d'Emboutissage de Bourgogne”). Negli ultimi mesi, complice il rallentamento delle attività e la ricerca di sempre nuove soluzioni “smart”, la multinazionale francese fondata nel 1857 da Antoine Lescure è andata oltre, e ha stretto una partnership esclusiva con Angell, il progetto ciclistico lanciato da Marc Simoncini e Jules Trecco un paio d'anni fa. Il gruppo sarà responsabile dello sviluppo industriale e della produzione della smart bike Angell, bici che punta ad essere una delle e-bike più leggere disponibili sul mercato con i suoi soli 13,9 chili, connettività integrata e innovazioni di sicurezza all'avanguardia, in buona parte mutuate dal mondo dell'equipment. Un esempio? L'introduzione di un cockpit intelligente in grado di mostrare informazioni utili come tempo, livelli di inquinamento, carica della batteria, modalità di guida, assistenza programmi, velocità e persino un GPS.

 

Green e ambiente, sono al centro della nuova gamma di prodotti anche di un'altra realtà internazionale come Zummo. Attraverso la creazione di un sistema brevettato, la multinazionale spagnola ha studiato e sviluppato un modo per spremere la frutta verticalmente, basandosi sui metodi tradizionali. Una vera e propria innovazione, capace di rivoluzionare il concept delle macchine spremiagrumi nei locali, grazie non solo alla sua capacità di massimizzare il rendimento nella spremitura, ma anche a quella di assecondare i trend del post-pandemia, facendo lievitare i ricavi di bar, supermercati e punti vendita. Ne è un esempio la possibilità, con macchine di questo tipo, di fidelizzare il consumatore, o l'opportunità di “partecipare” al boom del delivery, reso possibile dal lancio di modelli di spremiagrumi con funzione Self Service e accessori pensati per il ‘take away’. Per non parlare del fatto che proprio la spremitura di frutta fresca è quanto di più azzeccato ci possa essere per entrare di diritto nell'universo “Healthy”, migliorando al contempo l’immagine del locale. Perché, sottolineano architetti e designer, offrire succo naturale conferisce un’immagine di locale innovativo, soprattutto se accompagnato da una serie di accessori complementari come bottiglie, in PET o vetro, per confezionare il succo.