Intervista a Anne Kothawala, Presidente & CEO del CICC, Convenience Industry Council of Canada, che ci spiega come l’industria ha affrontato l’anno passato e come si sta preparando al futuro.
“Convenient in good times, essential in tough times”: conveniente in tempi buoni, essenziale in tempi difficili. È stato questo il motto dei convenience store canadesi nell’ultimo anno come ci spiega Anne Kothawala, Presidente & CEO di CICC, Convenience Industry Council of Canada. In quanto servizio essenziale, si sono mossi da subito per servire in sicurezza i clienti e proteggere il personale. E la pandemia “è stato un forte richiamo al ruolo critico che i minimarket svolgono nelle comunità di tutto il Paese, ruolo riconosciuto anche dal Governo”.
Certamente non sono mancate le difficoltà. “Per conformarsi alle nuove restrizioni e assicurarsi che i clienti e i dipendenti fossero al sicuro, i costi operativi sono aumentati enormemente. Il nostro personale ha dovuto adattarsi alle misure sanitarie molto severe e all'aumento del traffico di clienti quando la maggior parte dei punti vendita era chiusa. Inoltre, abbiamo dovuto adattarci alla nuova logistica per rifornire i nostri negozi con la produzione e il trasporto sotto enorme pressione”.
Per questo CICC ha formato un gruppo di lavoro in modo che rivenditori e distributori potessero scambiarsi idee e discutere le migliori pratiche. “Siamo anche riusciti a convincere diversi governi provinciali a includere i lavoratori essenziali dei convenience nella fase 2 delle vaccinazioni”. Infine, la CICC continua a monitorare la rapido evoluzione delle restrizioni in tutto il Paese: “la comunicazione con i nostri membri è fondamentale per aiutarli a stare al passo con i cambiamenti continui”.
Non sono mancate le opportunità. “Crediamo che il Governo dovrebbero sostenere un'espansione del mix di prodotti, piuttosto che una contrazione, specie nel momento in cui incoraggia i consumatori a limitare il numero di viaggi anche per fare acquisti. Inoltre, dato che con la pandemia per minimizzare i contatti fisici, l'uso della carta di credito è aumentato enormemente. Stiamo spingendo il governo a ridurre le commissioni di interscambio che Canada in sono molto alte (possono arrivare fino al 4,5% sulle carte premium) per essere più in linea con le commissioni in Europa e Australia.
Il futuro dei convenience? “Ci siamo affermati come un servizio essenziale e ciò rimarrà anche in futuro. Rispondiamo costantemente alle mutevoli esigenze dei consumatori e continueremo a farlo. I nostri clienti continueranno a chiedere scelta, convenienza e innovazione e noi li soddisferemo. La pandemia ha dimostrato molto chiaramente il ruolo critico che i negozi di alimentari svolgono nelle comunità di tutto il Paese. Speriamo i non essere più dati per scontati”.