Un cliente sempre più esigente richiede personalizzazione, flessibilità e operatività in varie fasce orarie: la tecnologia può aiutare a snellire i processi soddisfacendo tutte le richieste.
Come sarà la cucina del futuro? I primi a farsi questa domanda sono naturalmente i produttori di attrezzature per ristorazione e laboratori che devono progettare con uno sguardo all’evoluzione di gusti, stili di vita e di lavoro. Con la tecnologia che resta il cuore pulsante di queste riflessioni.
Per questo Moretti Forni ha creato Cottura Futura, un incubatore di ricerca permanente “dove gli ingegneri e progettisti si confrontano quotidianamente con i maggiori professionisti del mondo della pizzeria, della pasticceria e della panificazione per un lavoro a quattro mani, perché riteniamo fondamentale integrare il nostro bagaglio tecnico con l’esperienza sul campo di chi sforna da decenni e conosce esattamente le esigenze degli utilizzatori” spiega l’Ad Mario Moretti. L’Internet of Things è un ingrediente indispensabile in questa ricetta: “già da diverso tempo sui nostri forni viene impiegata la tecnologia Iot: utilissima per il controllo on-line dei parametri e dei programmi di cottura, assicura un’estrema facilità di gestione e standardizzazione delle procedure anche a distanza”.
L’americana HatCo sta lavorando per comunicare con i clienti e prepararli alla prossima fase di “rimbalzo”. La tecnologia è vista non solo come un modo per facilitare il lavoro degli chef, ma anche come l’atout che consentirà di affrontare le nuove sfide da una posizione migliore. Anche perché il panorama demografico della clientela sta cambiando. “I clienti della Gen Z vedono il mondo in modo diverso dai loro predecessori, non hanno mai sperimentato un mondo senza smartphone e ciò modella le loro aspettative e tendenze. A condizione che il cibo che acquistano sia di qualità, rimangono fedeli a marchi e prodotti ed è più probabile che scelgono anche luoghi non tradizionali come self-service, grab-n-go e take-away. Cucinano anche molto a casa, una tendenza che senza dubbio rimarrà dopo che questa lunga esperienza di allontanamento sociale sarà terminata”.
Ecco dunque tornare in primo piano App e chioschi digitali per semplificare l'ordinazione, apparecchiature programmabili, come forni veloci e piani cottura a induzione, per aumentare la produttività, estendere i menu e ridurre il livello di abilità dell'operatore richiesto. Funzioni di tenuta caldo e freddo che garantiscono flessibilità operativa e adattabilità in fasce orarie diverse. Armadi con controllo dell'umidità e della temperatura e scaldavivande a controllo digitale per mantenere il cibo più fresco e sicuro più a lungo.
“La connettività alla registrazione integrata dei dati e al controllo remoto tramite smartphone è stata propagandata per anni e l’Internet of Things potrebbe finalmente facilitarla per le apparecchiature usate in ristorazione. In definitiva – dicono dall’azienda - , il consumatore desidera un pasto gustoso e un servizio eccezionale. È meno interessato alle novità e più al soddisfacimento delle sue aspettative. L'utilizzo della tecnologia per farlo in modo coerente guiderà la fedeltà dei clienti e una crescita sostenuta”.