Il futuro dell’ospitalità vuole nuovi paradigmi

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

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Il futuro dell’ospitalità vuole nuovi paradigmi

Creatività, sostenibilità e fattore umano sono le chiavi per ripartire e accogliere un cliente sempre più consapevole ed esigente.

Sperimentazione, human touch, tradizione e la migliore esperienza del Made in Italy, anche, ma senza pastoie e lontano da preconcetti: l’ospitalità che riapre finalmente al pubblico necessita di nuovi spazi e nuove idee. “C’è un grande ritorno all’essenziale. La gente ha voglia di tornare a vivere normalmente, anche se ciò non avverrà dall’oggi al domani” dice Franco Costa, Presidente di COSTA GROUP. Tre i binari percorsi per la ripresa. La sostenibilità: “siamo stati i primi a recuperare i fondi del caffè dagli Autogrill e trasformarli in panelli per costruirne gli arredi. Ora puntiamo al recupero: i mobili vecchi vengono restaurati, rivisitati per poi essere contestualizzati nei più begli alberghi del mondo, offrendo loro una seconda vita anche migliore della prima”. L’innovazione: “Per non farci vincere dalla concorrenza straniera dobbiamo avere il coraggio di imparare e sperimentare”.

 

Infine ospitalità significa anche accoglienza. “Per farla muovere servono i sorrisi, passione, amore, oltre a qualità e design. I più bei mobili del mondo non fanno la differenza se il locale non ‘sorride’”.

 

Nonostante lo stop, i riscontri per Costa sono positivi. “Abbiamo consegnato Eataly Dallas e Londra e il Mercato Centrale di Milano, tutto in piena pandemia. Ora dobbiamo trovare il modo di ripartire. Solo unendoci e facendo squadra riusciremo a riprendere la leadership. Ma senza le fiere non è la stessa cosa. L’evento fiera ha qualcosa di magico”.

 

“Il ritorno alla convivialità tanto attesa porterà ad apprezzare ancora di più l’essere in un ambiente diverso da quello della propria abitazione, in cui rimanere piacevolmente coccolati e stupiti – conferma Giovanni Schiraldi, Sales Manager Food Service South East Europe del gruppo francese Arc International -. Gli operatori del settore sono chiamati a un cambio di prospettiva per garantire un minor affollamento, pur conservando la qualità del servizio e il piacere della socialità”.

 

Anche la cura della mise en place è elemento chiave per perseguire tale obiettivo. “Si dovrà porre l’attenzione su due fronti: la funzionalità degli elementi che compongono la tavola con articoli facilmente e immediatamente igienizzabili per garantire quella sicurezza nella pulizia che ancor più di prima i clienti si aspettano, e resistenza ai ripetuti lavaggi”. E design, con nuove collezioni e forme inedite dall’estetica ricercata e adattata al mercato di riferimento: “oggi la combinazione tra design dei prodotti e funzionalità unita all’attenzione all’ambiente sono elementi differenziali per essere credibili in un mercato sempre più competitivo e attento alle esigenze di un consumatore consapevole ed esigente”.