Manager, docenti, imprenditori e maestri della pasticceria sono tutti d'accordo: le due parole chiave per il futuro del comparto sono sostenibilità e ospitalità dal volto umano.
Un webinar, l'ultimo di una lunga serie organizzati da Fiera Milano con un unico obiettivo: rimettere le persone al centro, investendo su momenti di incontro e relazione tra stakeholder, aziende e operatori, per accompagnare tutti i key player dell'industria in un percorso di avvicinamento alla nuova edizione di HostMilano. “A maggior ragione in un momento come questo, dove la ripartenza del fuori casa è già iniziata, Host si conferma l'unica vetrina dove le aziende possono aggiornarsi e capire lo stato dell’arte del settore, potendo confrontarsi con competitor che presentano il meglio in fatto di innovazione tecnologica di prodotto e di servizio”, ha detto Simona Greco, Group Owned Exhibitions Director di Fiera Milano, parlando durante “Ripensare e innovare l'accoglienza per offrire l'esperienza di un paese in ripresa”.
Il live webinar dello scorso 16 settembre a cui hanno partecipato anche il CEO di POLI.design e presidente della giuria di Smart Label Host Innvoation Award, Matteo Ingaramo; Venanzio Arquilla, Professore Associato, Dipartimento di Design Politecnico di Milano; il maestro dei pasticcieri italiani e internazionali Iginio Massari; Mario Moretti, CEO di Moretti Forni; Giuseppe Pedrali, CEO di Pedrali; il giornalista enogastronomico Paolo Vizzari; Luigi Morello, Strategic Product Marketing Director del Gruppo Cimbali.
“Per cogliere queste opportunità, però, non possiamo ritornare a 'com’era prima' e saranno necessari nuovi modelli di business. In questo scenario la sostenibilità riveste un peso crescente. HostMilano è stata tra le prime manifestazioni a focalizzarsi su sostenibilità e economia circolare, questo ci permette oggi di proporci con la nostra expertise come riferimento per le aziende che vogliono ripartire rispondendo alle esigenze che arrivano ormai anche dall’utente finale, reso molto più consapevole dall’emergenza”. Sul ruolo della sostenibilità nell' Ho.re.ca di domani ha insistito anche Ingaramo. “Il tema della sostenibilità non significa solo attenzione ai consumi ma riguarda anche la durabilità degli oggetti, la circolarità, il basso consumo di territori”, ha aggiunto il presidente della giuria di Smart Label Host Innovation Award. “Più in generale però, è l'intero settore dell'accoglienza che va ripensato, e innovato. Nell'ospitalità di domani, conteranno sempre di più elementi che trovano un particolare legame con il Made in Italy: la personalizzazione del servizio, i valori 'local' e del territorio, le esperienze, l'alta qualità e professionalità. Ma soprattutto servirà un cambio culturale e l'adozione di nuovi modi di fare impresa”.
Insomma, nella Nuova Normalità il “green washing” non avrà più diritto di cittadinanza. Servirà invece, da parte delle aziende, focalizzarsi su una sostenibilità innovativa, per confrontarsi con la trasformazione digitale e rendere il business dell’Ho.re.ca adeguato alle esigenze che arrivano ormai anche dall’utente finale, reso molto più consapevole dall’emergenza.
Proprio quello che stanno già facendo da anni realtà come il Gruppo Cimbali. “Tutte le nostre attività vengono valorizzate in termini di Sustainable Development Goals, quali framework di riferimento per lo sviluppo di un approccio strategico alla sostenibilità”, ha spiegato Luigi Morello, Strategic Product Marketing Director dell'azienda. Un modo di vedere l'evoluzione del comparto, quello che punta sul “green”, che accomuna anche le altre due aziende intervenute al webinar. “Negli ultimi 5 anni abbiamo diminuito il consumo energetico dei nostri prodotti del 30%. Ma l’impegno è arrivare ad un’ulteriore riduzione del 30% entro il 2025”, ha sottolineato il CEO di Moretti Forni, Mario Moretti. “Da parte nostra, tutto viene fatto in ottica sostenibile. Dai magazzini alle fabbriche, dalla certificazioni dei prodotti all'utilizzo di materiali ricicalbili, quando pensiamo ad un prodotto lo facciamo dalla progettazione fino al suo smaltimento”, ha aggiunto Giuseppe Pedrali, CEO di Pedrali.