Arredo tavola: innovazione fa rima con sostenibilità

fieramilano, Rho
17-21.10.2025

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Arredo tavola: innovazione fa rima con sostenibilità

Che si tratti di processi, servizi o prodotti, la necessita di modernizzazione e le tendenze legate a social e lifestyle vanno nella direzione del “green”.

Dal lifestyle alla sostenibilità, l'innovazione, di prodotto o di processo che sia, nel mondo del fuoricasa, non si ferma mai. Lo confermano due delle realtà più importanti dell'arredo tavola come Arcturus Group (che raggruppa brand storici come Rosenthal e Sambonet) e RCR Crystal, che hanno approfittato degli ultimi mesi per accelerare tendenze già in atto sul fronte della produzione, compiendo al contempo un salto in avanti in termini di modernizzazione dei propri servizi. “In un momento come questo, dove la ristorazione tradizionale è stata obbligata a reinventarsi, vedo in prospettiva un risveglio epocale del settore che coinvolge anche il furnishings, con la tavola al primo posto, e l'accento posto su aspetti qualitativi e distintivi”, dice ad esempio Barbara Cincotto, Ho.Re.Ca. Sales Director del Gruppo. Non a caso, la prossima edizione di Host sarà per l'azienda il momento ideale per proporre una serie di novità perfettamente in linea con le tendenze e le contaminazioni legate al mondo della cucina, del lifestyle, della natura e anche del web. “Il comparto professionale è sempre attento e sensibile ai trend di consumo internazionali e alle novità ma, oggi, è anche estremamente ricettivo verso le ispirazioni presenti su tutti canali di comunicazione, in particolare sui social media, che offrono immagini e contenuti dai quali trarre interessanti spunti”, spiega la manager, che prevede “un ritorno ai materiali che richiamano la natura in tutte le sue varianti, dalle originali rese tattili delle superfici ai colori freschi e vivaci che evocano atmosfere “handmade”. Il tutto con una particolare attenzione alle tematiche ambientali”.

 

E di rispetto ambientale parla anche Fabio Lupi di RCR Crystal, mettendo in guardia contro una tendenza che rischia di diventare solo di facciata. "Il tema del “green” è salito alla ribalta già da diversi anni, ma l'ultimo periodo lo ha finalmente legato anche ad un aumentato bisogno di sicurezza. Non è sufficiente parlare di ambiente e mettere loghini verdi sui packaging, è necessario fare azioni concrete per cambiare i sistemi produttivi e renderli a basso impatto ambientale”, racconta l' Overseas Sales & Marketing Director dell'azienda. “Per questo motivo, oltre alle nostre novità di prodotto, RCR ha intrapreso questa strada già dalle sue origini, scegliendo di utilizzare forni elettrici con livelli di anidride carbonica quasi pari a zero, alimentati da oltre 30.000 mq di pannelli fotovoltaici, e una centrale a biomasse e energia geotermica, per la fusione di materie prime purissime prive di agenti inquinanti. Il risultato è quello di ottenere prodotti di altissima qualità a bassissimo impatto ambientale e 100% riciclabili". Una strada che nel tempo ha dato i suoi frutti, come dimostra uno studio dell'Università di Siena secondo cui, a parità di unità prodotte, RCR negli ultimi 10 anni ha ridotto il consumo energetico del 45%. “Una percentuale che equivale ad alimentare un paese di 5.485 ogni anno.Il consumo di gas si è ridotto del 28%, che equivale a scaldare 2.586 abitazioni”, conclude Lupi.