Il bilancio di un anno di pandemia, l’ottimismo e la voglia di guardare avanti, le buone prospettive per la ripartenza: HostMilano a colloquio con Marco Nocivelli e Andrea Salati Chiodini.
È stato un anno difficile per l’industria meccanica, forte di tutto il prestigio del Made in Italy ma colpita dai tanti mesi di chiusura del settore dell’ospitalità. Un anno in cui si è sofferto ma anche ci si è preparati alle sfide della ripartenza, come ci racconta il presidente di Anima Confindustria Meccanica Marco Nocivelli. “La crisi si è fatta sentire, ma nel 2020 la meccanica è riuscita a contenere sotto la doppia cifra (-9,4%) il calo del fatturato. I settori che hanno tenuto meglio sono quelli legati all’efficienza energetica degli edifici e al comfort, anche grazie al Superbonus”.
Ora è il momento di pensare alla ripartenza: “Le aziende si stanno dimostrando moderatamente ottimiste per il futuro. Questi primi mesi del 2021 stanno dando qualche segnale positivo, con effetti che saranno visibili nel secondo semestre. Ci aspettiamo una ripresa lenta e graduale nel prossimo biennio, prima di tornare ai valori del 2019”.
Come sempre a ogni sfida sono legati grandi opportunità: “i fondi messi a disposizione nell’ambito di Next Generation EU rappresentano un’occasione storica per uscire dalla crisi, ma anche per raggiungere obiettivi di modernizzazione del Paese attesi da anni”.
Grandi sfide attendono in particolare il settore del fuori casa come spiega Andrea Salati Chiodini, Presidente Assofoodtec l’Associazione Italiana Costruttori di Macchine, Impianti, Attrezzature per la produzione, lavorazione e conservazione alimentare federata ANIMA. “In Italia mangiare fuori casa è spesso vissuto come un momento di condivisione e convivialità: quando l’emergenza sanitaria si sarà ristabilizzata e le disposizioni del Governo lo permetteranno, la ristorazione tenderà a tornare come prima, dopo un periodo di transizione ‘in sicurezza’”. Le tecnologie più adatte alla ripartenza? Quelle che prevedono la sanificazione delle attrezzature e degli ambienti, alcune delle quali prodotte da aziende associate Assofoodtec per la sanificazione di coltelli, posate e altre attrezzature da cucina.
Un tema caldo è senz’altro la sostenibilità: “Come Assofoodtec, abbiamo continuato a lavorare sugli standard e sull’avanzamento della normativa per quanto riguarda i MOCA, i materiali e oggetti a contatto con alimenti. Le nostre aziende prestano molta attenzione alla SCIP, la banca dati sulle sostanze ad alta pericolosità nei prodotti, attiva da gennaio 2021, e hanno l’obbligo di trasmettere all’ECHA le informazioni sugli articoli e sui prodotti, in particolare sulle sostanze ritenute dannose. Nel settore della refrigerazione, il 2021 è l’anno dell’introduzione dell’etichetta energetica e stiamo lavorando con enti e istituzioni per aggiornare la normativa sugli F-Gas per sviluppare tecnologie sempre più green”.
ANIMA sarà a Host2021 dal 22 al 26 ottobre, cosa vi aspettate dalla fiera “in presenza”? “Sappiamo già che molte aziende Assofoodtec parteciperanno, e questo ci rende carichi e positivi. Conosciamo tutti l’importanza della fiera e il ruolo fondamentale che costituisce per gli operatori del settore. Contiamo sulla capacità di attrarre buyer esteri, magari con passaporto vaccinale facilitato presso le nostre ambasciate, per ridare un po’ di fiato agli ordini dei Paesi esteri. Siamo sicuramente positivi, consapevoli che la tutela dei lavoratori della fiera, degli espositori e dei partecipanti verrà prima di tutto. Puntiamo sul fatto che Host si svolgerà in un periodo in cui le persone avranno voglia di uscire e di partecipare agli eventi e alle fiere, in particolare ad Host Milano2021, un evento imperdibile per amanti del food, operatori del settore e visitatori da tutto il mondo£ conclude Salati Chiodini.