Per vincere le sfide di domani, gli alberghi dovranno investire non solo in tecnologia, ma anche in sostenibilità.
Spazi più ampi, procedure meno complicate e sempre meno human touch. Da un capo all'altro del globo, gli hotel dei prossimi anni avranno delle caratteristiche comuni. E' quanto raccontano alcuni tra gli ambassador internazionali scelti da Hostmilano per intercettare le tendenze del comparto Horeca ai cinque angoli del pianeta. “Credo che nell'hotellerie di domani assisteremo a una maggiore domanda in termini di sicurezza, anche sulla carta, nel senso che verranno richieste apposite garanzie a fronte dell'acquisto di alcuni servizi”, dice ad esempio Lourdes Lopez, spagnola, giornalista digitale, e consulente di brand e digital strategy per diverse aziende del settore. Che aggiunge: “Se sapremo fornire una sufficiente trasparenza in ciò che facciamo, la sopravvivenza di molte aziende alberghiere sarà assicurata”.
Per quanto riguarda gli spazi interni, la rivoluzione sarà tutta in chiave digitale. “In Svezia, le ultime tendenze parlano dello sviluppo di servizi come l'in Room dining e l'in room bartending, mentre per i prossimi mesi verranno studiati menu ad hoc da consumare direttamente in camera”, afferma Anna Norstrom, autrice del podcast @foodysafari. Ma non è finita, perchè i viaggiaitori del futuro dovranno sempre dimostrare il loro “passaporto” sanitario. “Sarà indispensabile comprovare il proprio stato di salute, mentre dispositivi di sanificazione e dispenser saranno presenti all'arrivo degli ospiti, sia negli hotel che nei ristoranti”.
La stessa attenzione alla pulizia è quanto si sta riscontrando anche in Giappone, un Paese peraltro da sempre riconosciuto per i suoi alti standard in termini di “cleanliness”. “Anche se da sempre è stata una nostra prerogativa, sono convinto che gli albergatori nipponici raddoppieranno i loro sforzi per rendere ancora più trasparenti le procedure di sanificazione. Dal punto di vista tecnologico, prevedo che i consumatori cercheranno sempre di più di interagire in modo contactless con servizi e amenities varie”, aggiunge Marc Matsumoto, private chef, culinary consultant e personaggio televisivo basato a Tokyo.
D'altronde, sottolinea un'altra personalità scelta da Host come Rosa Moraes, membro della Brazilian Gastronomy Academy, l'adozione di misure come quelle appena descritte avranno anche un'altra conseguenza, oltre a quella di garantire ai clienti un soggiorno “sicuro” sotto ogni punto di vista. “Chi viaggia deve diventare più consapevole riguardo all'impatto che il ilturismo ha sull'ambiente e sulle comunità. Basti pensare che il 70% delle ultime pandemie verificatisi nel mondo, traggono la loro origine dalla deforestazione in atto. Per qeusto motivo, sono fermamente convinta che che la sostenibilità dovrà diventare un patrimonio comune di tutti, essendo una questione di salute pubblica, e non mero attivismo”.