Tecnologia avanzata, materiali sostenibili e qualità artigianale: così l’industria italiana delle macchine per caffè professionali affronta le sfide globali secondo il Presidente, Roberto Nocera.
Molto più di una semplice bevanda: il caffè è un’icona del Made in Italy. Anche grazie alle macchine professionali – quelle per l’espresso sono un’invenzione italiana – che coniugano design, innovazione e qualità della bevanda. A garantire che questa eccellenza continui a evolversi nel tempo è UCIMAC, l’associazione che rappresenta i produttori italiani di macchine per caffè professionali. Ne abbiamo parlato con il Presidente Roberto Nocera, che ci ha illustrato le prospettive di un settore in continua crescita.
“La nostra missione è duplice: da un lato, valorizzare il nostro patrimonio industriale e culturale; dall’altro, sostenere l’innovazione per mantenere la leadership internazionale”, spiega Nocera. “Il Made in Italy è sinonimo di qualità, ma non possiamo dare nulla per scontato: è fondamentale investire in ricerca, sviluppo e formazione per rimanere competitivi sui mercati globali”.
E l’innovazione tecnologica è davvero uno dei principali motori di crescita del settore: le macchine professionali si basano sempre più su soluzioni di AI, Internet of Things e automazione avanzata. “L’adozione di tecnologie smart consente di migliorare l’estrazione del caffè, garantire standard qualitativi costanti e ridurre i consumi energetici. Inoltre, la connettività permette un monitoraggio continuo delle prestazioni e una manutenzione predittiva, riducendo sprechi e fermi macchina”, aggiunge il Presidente.
Accanto alla tecnologia, un tema sempre più centrale è la sostenibilità. “Oggi le aziende stanno investendo in sistemi di riscaldamento più efficienti, materiali riciclabili e processi produttivi a basso impatto ambientale. Non si tratta solo di rispondere alle richieste del mercato, ma di un vero e proprio impegno etico che coinvolge tutta la filiera, dai fornitori ai produttori, fino ai baristi e ai consumatori finali”, sottolinea Nocera.
Se la qualità delle macchine è fondamentale, altrettanto lo è la competenza di chi le utilizza. Per questo UCIMAC promuove iniziative di formazione per tecnici, baristi e operatori del settore, collaborando con scuole, università e accademie. “La tecnologia deve essere al servizio dell’operatore, non il contrario. Investire nella formazione significa garantire che l’espresso italiano resti un punto di riferimento nel mondo”.
Sul fronte dell’export, il settore delle macchine per caffè professionali Made in Italy continua a registrare numeri importanti. Oltre il 75% della produzione è destinato ai mercati internazionali, con un’attenzione crescente verso mercati emergenti e nuove abitudini di consumo. “Il nostro obiettivo è consolidare la presenza dell’industria italiana in tutto il mondo, facendo leva sulla combinazione vincente di qualità, design e tecnologia avanzata”, aggiunge il Presidente di UCIMAC.
Un ruolo chiave in questo processo lo gioca Host Milano, la manifestazione organizzata da Fiera Milano di riferimento per il settore grazie al SIC – Salone Internazionale del Caffè, che dal 17 al 21 ottobre prossimi accoglierà al quartiere di Rho operatori da tutto il mondo. “Host Milano è una piattaforma strategica per le nostre aziende: qui possiamo presentare le ultime innovazioni, incontrare buyer internazionali e creare sinergie con il mondo della ristorazione e dell’accoglienza. La presenza del Salone in contiguità con le altre aree della manifestazione rende l’evento ancora più rilevante per il nostro comparto”, conclude Nocera.
Il futuro delle macchine per caffè professionali passa da innovazione, sostenibilità e qualità. E Host 2025 sarà ancora una volta il palcoscenico dove queste evoluzioni prenderanno forma per trasformarsi in opportunità di business.