Nell’ultimo periodo si sta evidenziando una tendenza trasversale nel mondo degli alcolici in generale, quella dei drink zero alcool.
Per parlarne partiamo subito con una precisazione: dal punto di vista normativo vengono considerate non alcoliche le bevande che contengono meno dello 0.5% ABV (alcohol by volume). Quindi la tendenza riguarda sia i prodotti completamente privi di alcool che i low-alcohol. Questo significa che si tratta di una nicchia che in realtà si apre su tutte quelle bevande considerate l’equivalente analcolico di tutti gli alcolici: dalla birra al vino ai superalcolici, dai white spirits, ai brown fino ai bitter.
Essendo una tendenza che si sta espandendo in modo capillare, ogni comparto ha seguito delle logiche ormai codificate: ad esempio i vini e le birre hanno adottato la dicitura “zero” secondo l’esempio dei soft drink senza zucchero, ma si può parlare anche di imitation spirits, near-beers o distillati senza alcool.
I motivi di questa tendenza sono da attribuire a una maggiore consapevolezza dei danni per la salute provocati dall’alcool e quindi di conseguenza a un consumo più responsabile. Da chi segue diete o determinati regimi nutrizionali, oppure chi semplicemente è un periodo di “detox” alimentare, questo ultimo trend è talmente condiviso che nascono momenti collettivi senza alcool, come il “Dry January”, ovvero un mese senza consumare alcolici per rimettersi a nuovo dopo le festività di dicembre, dove si sa, i brindisi non finiscono mai.
Pensiamo anche alle persone che invece hanno problemi di salute o stanno semplicemente assumendo medicinali o alle donne in gravidanza o durante l’allattamento, in questo modo possono godersi anche loro momenti conviviali come un aperitivo in compagnia.
Un target molto interessante sono anche gli sportivi che in questo modo possono vivere anche un momento di gratificazione senza venir meno ad uno stile di vita sano.
Ma anche chi normalmente apprezza gli alcolici, può preferire un’opzione alcool free in alcune occasioni sociali o lavorative come ad esempio un business lunch.
Secondo l’IWSR (International Wine and Spirit Research), il mercato globale dei drink a basso contenuto alcolico crescerà del 20% entro il 2023.
Oltre a questo, un’altra tipologia di bevande sta subendo una forte evoluzione e crescita: le soda.
Questo perché, per sopperire alla mancanza di struttura alcolica, la mixology necessita dell’utilizzo di prodotti sodati in abbinamento molto più di qualità e ricercati. Non è un caso che Red Bull abbia investito in una nuova linea di sodati biologici: The Organics by Red Bull in cui con otto referenze ha cercato di soddisfare a pieno i gusti e le tendenze più contemporanee. Dalla classica Tonic Water fino a una bevanda con il Mate, passando per la Ginger Beer fino ad arrivare alla Bitter Lemon, solo per citarne alcune.
Altri esempi commerciali lampanti sono i 4 cocktail artigianali RTD (Ready to drink) analcolici di NIO, start up di successo che fino a poco tempo fa offriva solo drink con alcool.
Tra gli esempi più virtuosi di questo periodo si può citare anche OPPURE, delizioso blend zero-alcol con delle deliziose note botaniche che rendono questo prodotto in un certo senso familiare ma allo stesso tempo inaspettato.
Le bevande analcoliche iniziano a essere numerosissime come Seedlip, una bevanda a base di erbe non alcolica, o Memento. Tra i “big” del Gin invece pensiamo anche a Tanqueray che ha lanciato sul mercato il suo gin analcolico.
Oltre al consumatore finale, è in realtà ancora più importante per questi brand, farsi conoscere dai bartender che creano continuamente tendenze nel mondo della mixology.
Questo si traduce anche nella posizione di questi prodotti che sta cambiando all’interno dei locali. Un tempo sotto al balcone e in mezzo agli ingredienti, piano piano queste bevande stanno acquistando “terreno” sul bancone. Grazie anche ai loro design accattivanti stanno diventando prodotti customer-facing da esporre con orgoglio vicino agli alcolici, tra cui si mimetizzano perfettamente… o ancor meglio, incuriosiscono.
Del resto c’è sempre voglia di provare qualcosa di nuovo!