Nell’era dei mille stili di vita personalizzati, i nuovi format degli spazi comuni puntano ad ‘avvolgere’ l’ospite con i colori, le forme, la preziosità dei materiali e insoliti décor.
Le prime impressioni contano. E questo è ancora più vero in un hotel, dove la hall (o, per molti di noi, la lounge) è un punto focale del viaggio. Entrare in uno spazio di design, animato da opere d’arte, installazioni verdi o viste spettacolari è spesso il segnale di un’esperienza di soggiorno più intensa.
E parlando del primo impatto, che dire del nuovo W di Osaka, inaugurato nel 2021, che dall’esterno richiama il monolite di ‘2001 Odissea nello spazio’, all’insegna di un minimalismo futuribile? All’interno, invece, nasconde un mondo giocoso fatto di design pieno di colore. Gli spazi comuni sono ricchi di luci al neon e tonalità audaci e l’ingresso avviene attraverso un vero e proprio ‘tunnel’ in technicolor. Forme futuristiche e geometriche caratterizzano invece la hall, che però si rivelano insospettabilmente soffici e comode al tatto.
Dal futuro al passato, ma reinterpretato in chiave contemporanea. Scegliere una sola lobby e lounge tra gli hotel di New York non è un compito facile, ma se il tema è rétro, la scelta non può che essere la lounge di The Beekman. Progettata da Martin Brudnizki, è un luogo diverso da qualsiasi altro in città, con il suo atrio a nove livelli e una hall popolata da divani in velluto rosa e pareti verde antico, su cui domina un grande ritratto di Edgar Allan Poe. Uno degli spazi più affascinanti nel Lower Manhattan.
Dall’America all’Asia. Un continente sempre più all’avanguardia non solo dal punto di vista economico, ma anche come trend-setter. A Jakarta, nel 2021 ha aperto ufficialmente il Langham, una mole imponente che si erge per 65 piani sopra la capitale dell’Indonesia. L’intero hotel è sorprendentemente contemporaneo ma, forse, lo spazio più impressionante è la hall al piano terra: alle linee minimaliste dell’interior design fa da contraltare il magnifico lampadario che raffigurante 3.000 farfalle di cristallo che volteggiano, un elegante omaggio alla biodiversità delle foreste pluviali dell’Indonesia e un invito a rispettarle in chiave di sostenibilità.
E il vecchio continente non resta a guardare. Anche per gli elevati standard di Amsterdam, l’Hotel Sir Adam è davvero molto, molto cool. L’aspetto industriale dell’ingresso in cemento è punteggiato da divani in velluto arancione, vivaci murales, libri di tavolini di Andy Warhol e videogiochi vintage recuperati da sale giochi dismesse. La catena locale The Butcher ha persino aperto un vivace hamburger restaurant nella hall, che funge anche da lounge bar.
Quale la lezione di questa panoramica di stili così diversi? Che oggi non esistono più ‘i trend’, ma tante unicità che mirano a far sentire a casa la corrispondente unicità di infiniti ospiti diversi. Per tante altre declinazioni del tema, il luogo da scoprire è Host 2023, a fieramilano a Rho dal 13 al 17 ottobre prossimi.