C’è un paese in Sicilia dove sembra il tempo si sia fermato. Alle sei del mattino le strade iniziano a profumare di spezie, di forno, di dolci appena preparati.
Pif qualche anno fa ha girato qui In Guerra per Amore, e tra le strade di Erice si trovano ancora parti del set cinematografico.
Negli ultimi anni, sopratutto d’estate, i turisti arrivano con la funivia da Trapani con una meta ben definita: la Pasticceria di Maria Grammatico per provare la famosa “genovese” di Maria.
La signora Grammatico è un’istituzione ad Erice. Fu lei che dopo essere stata 15 anni in convento aprì il laboratorio di pasticceria dove iniziò a mettere in pratica tutte le conoscenze acquisite con la pasticceria conventuale. I suoi dolci arrivano anche in America e non c’è guida turistica della Sicilia che non la menzioni.
È sicuramente sua la ricetta tradizionale della genovese ericina: pasta frolla con dentro una crema dolce e delicata aromatizzata con la buccia di limone ed una spolverata abbondante di zucchero a velo — per restare più leggeri si posso chiedere anche senza zucchero a velo.
Il turismo degli ultimi anni purtroppo non le fa il giusto onore, e gli ericini, per evitare i forestieri in coda, preferiscono andare alla Pasticceria del Convento o alla Pasticceria San Carlo.
Quest’ultima ha addirittura due diversi punti vendita. Personalmente sono affezionata alla sede “succursale” in Via Guarnotti. Da Via Sales si può spiare il laboratorio, e all’interno della pasticceria c’è una cassapanca piena di meraviglie: sono le mustazzoli ericine. Biscotti secchi stretti e lunghi aromatizzati con chiodi di garofano e cannella, perfetti con il caffelatte. Io le preferisco bruciacchiate, e la Signorina pasticcera concorda con me.
Buon appetito!